La prima menzione dell’archivio della Chiesa ferrarese risale al 955, quando il vescovo Martino afferma di avere fatto ricerche con il suo clero “in Arcivo Sancte nostre Ferrariensis ecclesie” e di non avere trovato “nullas monitiones cartarum” a proposito della massa di Copparo, pretesa da Ravenna. Per i secoli XIV e XV si conoscono interventi vescovili relativamente ai notai di Curia. Alcuni sinodi post-tridentini, in particolare per iniziativa dei vescovi Giovanni Fontana (+ 1611) e Giovanni Battista Leni (+ 1628), danno precise indicazioni circa la tenuta dei registri parrocchiali, battesimali e matrimoniali in particolare. Dell’ordinamento dell’archivio nel 1631 siamo informati da un Index universalis che offre un titolario di oltre quaranta voci.
Attualmente all’Archivio storico diocesano afferiscono l’Archivio della Curia Arcivescovile, l’Archivio della Mensa Arcivescovile, l’Archivio dei residui ecclesiastici (vale a dire quello delle corporazioni religiose soppresse in epoca napoleonica, che comprende 136 fondi archivistici) e diversi fondi minori.
Presso questi archivi espletarono ricerche numerosi storici, tra i quali si ricordano Marco Antonio Guarini, Giuseppe Antenore Scalabrini, Ludovico Antonio Muratori, Lorenzo Barotti, Giuseppe Manini Ferranti, Paul Fridolin Kehr.
Numerose pubblicazioni, tra le quali si ricordano i volumi di “Analecta Pomposiana”, offrono i risultati di una intensa ricerca condotta sul materiale archivistico messo a disposizione degli studiosi, mentre è in corso il riordino e l’inventariazione generale di tutti i complessi archivistici secondo il progetto CEI-Ar.
Di seguito la normativa dell’Archivio Storico Diocesano e le domande da effettuare per le eventuali richieste.
L’Archivio Storico Diocesano si trova in corso Martiri della Libertà, 77 – 44121 Ferrara. telefono 0532 228036; e-mail: archivio@diocesiferrara.it